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CRONACA
Domenica 29 Novembre 2015 Corriere di Bologna
IL TURISMO DOPO GLI ATTENTATI DI PARIGI
I tour operator non vendono più pacchetti per Francia e Belgio. Tariffe stracciate per i voli
Viaggi cancellati e prezzi in picchiata Se l’Europa fa paura ai vacanzieri La scheda l Da subito, dal giorno dopo gli attentati di Parigi, i bolognesi hanno cancellato le prenotazioni per la Francia in particolare per Parigi, poi anche per il Belgio. E, raccontano dalle agenzie di viaggio, si fa fatica a vendere vacanze per queste destinazioni l L’altra faccia della medaglia è che le tariffe aeree sono crollate: dai 9,99 euro delle low cost alle offerte delle compagnie di bandiera
Dal 13 novembre, giorno del massacro di Parigi, viaggiare fa un po’ più paura. Anche ai bolognesi. «Parigi sembra la città vietata. La più pericolosa del mondo», osserva Paolo Sapori, titolare dell’agenzia «Saragozza Viaggi», 31 anni di esperienza. Sapori dice di aver assistito in questi giorni a un blocco delle prenotazioni sulla capitale francese: «La gente sta alla finestra a vedere che succede». E a furia di guardare decide di non rischiare. Già da molto tempo, come spiega il titolare dell’agenzia, Marocco, Egitto e Kenya non si vendono più per il pericolo di atti terroristici, ma ora la mappa dei luoghi da evitare si è notevolmente allargata. Le conseguenze della strage del 13 novembre si sono sentite subito: a partire dal giorno successivo quando, un gruppo di famiglie con bambini che aveva prenotato per Parigi ha chiamato per cancellare il viaggio. «Ci hanno rimesso solo i soldi del biglietto aereo». Quali le mete alternative? «Vanno molto gli Stati Uniti, il Giappone, il Sud America e i Caraibi. E in Europa, Spagna, Portogallo e
Germania non fanno paura». Cinzia Lentini, direttore tecnico dell’agenzia «Castiglione Viaggi» conferma e aggiunge che sono arrivate molte richieste per Londra e gli Emirati Arabi: Abu Dabi, Dubai e Oman. Nessuno dei suoi clienti, racconta, ha cancellato viaggi verso Parigi, ma c’è un forte rallentamento delle prenotazioni. «La voglia di viaggiare però — secondo Lentini — rimane. Il bolognese ama viaggiare e continua a farlo». Claudio, accanto a lei, sta prenotando un volo per New York, e racconta di essere stato a Parigi per lavoro dieci giorni fa. «L’aereo era mezzo vuoto e l’aeroporto Charles De Gaulle era spettrale. Alcuni miei colleghi sono partiti malvolentieri». Gli attentati di Parigi, inevitabilmente, hanno dettato anche la linea delle offerte per quanti vogliono raggiungere la capitale francese da oggi a tutto dicembre in aereo. Basta fare delle simulazioni per costatarlo. Alitalia, già sull’home page ha un’offerta di andata e ritorno per Parigi a partire da 99 euro. Prezzo super conveniente se si pensa che la sola andata per
Torino è quotata a 72 euro. Naturalmente partendo dal Marconi con Alitalia, facendo scalo a Roma Fiumicino, il prezzo aumenta. Le tariffe che non vedono grandi sconti sono quelle di sola andata, mentre convengono quelle a ridosso dei week end, per il ponte lungo dell’Immacolata partendo il 4 dicembre e tornando il 9, con Airfrance si spende sui 249 euro. E i successivi week end costano ancora meno: 125 euro andata e ritorno. Lo stesso se si decide di andare nella capitale francese per il periodo natalizio. Allo
stesso modo 125 euro se si parte il 21 dicembre e si torna a Bologna il 2 gennaio. Altra storia per le compagnie low cost che offrono prezzi davvero stracciati. Tariffe a 9,99 euro per Parigi e Berlino, un euro in più per chi voglia andare a Bruxelles, fino al 21 dicembre. Prezzi che salgono a ridosso dei week end ma in una forbice cha va dai 33 euro ai 58 circa. Con l’anno nuovo, il 2 gennaio si arriva a 141 euro. Claudia Balbi Maria Centuori © RIPRODUZIONE RISERVATA
In aeroporto Passeggeri in attesa di partire all’aeroporto della capitale francese Charles De Gaulle: chi viaggia da e per questa meta racconta che i voli sono semideserti e gli scali a volte appaiono spettrali
Meeting a Ca’ Shin: più lieve la flessione
Il raduno del popolo che scambia la casa Un business che resiste 50 Gli iscritti italiani al portale homexchange. com
Girare il mondo e non pagare un euro per soggiornare nei luoghi prescelti. Semplice, basta scambiare la propria casa con quella di chi vive dove desiderate andare. Metodo che al momento non registra forti flessioni riguardo alle mete recentemente toccate dagli attentati del 13 novembre, sebbene un piccolo calo nelle richieste di scambio per Parigi e Bruxelles ci sia stato. Il rischio di imbattersi in un terrorista con homexchange è più basso: prima di cambiare casa ci si parla, ci si conosce, ci
si scambiano referenze. Altra cosa forse per sistemi di Bed & Breakfast, come Air Bnb, ma questo vale anche per gli alberghi. Lo scambio casa con i format della rete sono veloci, e, se trattati con attenzione, ancora abbastanza sicuri. Dal digitale al reale in pochi click. Fondamentali le corrispondenze e i feedback visibili sui profili, ma anche i racconti e le testimonianze vis a vis, dove le parole assumono maggior valore e verità. Come è successo ieri a Ca Shin, sui colli di Parco Cavaioni, nel meeting organiz-
130 La quota di iscrizione annuale al portale di scambio case
Dopo il 13 novembre
Il metal detector per i controlli della Polfer alla stazione Controlli antiterrorismo intensificati in stazione e sui treni. E tra gli strumenti in dotazione alla Polfer c’è anche il metal detector portatile. Dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi si è alzato il livello dell’attenzione anche da parte dei cittadini: aumentano infatti le segnalazioni. Alcuni, seppure di fretta, quando notano un bagaglio incustodito non esitano a chiamare la Polfer. Gli agenti dal canto loro hanno in dotazione il metal detector, simile a una spazzola, che a discrezione dell’agente e sulla base delle segnalazioni viene utilizzato per verifiche più approfondite. Tra gli ultimi interventi c’è quello su un Frecciargento proveniente da Venezia. Era stata segnalata la presenza di un uomo con un coltello. Gli agenti lo hanno individuato grazie alla descrizione di alcuni viaggiatori: era un americano di 28 anni. Aveva due coltelli e un tirapugni. Denunciato, si è meravigliato per il dispiegamento di agenti: «In America non è un problema andare in giro così», ha detto. M. C. © RIPRODUZIONE RISERVATA
zato da homexchange.com, una delle piattaforme più importanti del web (nata nel 1992): una cinquantina gli iscritti italiani (arrivati dal centro nord, ma molti erano bolognesi) che ieri sui colli hanno condiviso le loro esperienze con gli ospiti interessati a questo stile di vita. Cristina Pagetti, referente italiana e curatrice del sito scambiocasa.com (l’interfaccia di homexchange scritto nella nostra lingua), ha poi chiarito dubbi e perplessità dei timorosi, «la fiducia nell’altro è il pas-
so fondamentale per praticare questo scambio». La novità per Bologna è la convenzione sottoscritta da scambiocasa.com con l’Arci: tutti gli associati potranno iscriversi al sito con il 50% di sconto. Invece di 130 euro l’anno (unica spesa, ma se nel primo anno non si viaggia l’iscrizione vale anche per il secondo) se ne pagano 65. New York e Londra, e Parigi (…) le mete di scambio preferite dai bolognesi, insieme a Praga e Budapest. Città insomma. Poi anche paesi caldi come Grecia e Spagna e, sempre me-
no, anche Marocco e Tunisia. Scambi intensi anche per le ferie estive: con le case di villeggiatura protagoniste. Italia su Italia. Tipologia degli iscritti: pochi i giovanissimi, diverse coppie quarantenni, tante famiglie con bambini (risparmio massimo per loro), pensionati. Una pratica per risparmiare e socializzare. A conoscenza avvenuta, molti danno ospitalità anche a credito (non in contemporanea) per riscuoterla successivamente. Fernando Pellerano © RIPRODUZIONE RISERVATA
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